Esperienze Sessuali: Ecco 3 Racconti Erotici Trans

Laura, Elizabeth e me

Sono sposato con Laura, una splendida femmina conosciuta cinque anni fa e della quale mi sono immediatamente trovato in perfetta sintonia. Bella ed appariscente, Laura più che una moglie è una complice al cento per cento ed il nostro affiatamento è tale che ci basta un cenno per comprenderci in maniera completa.

Inutile dire che ci piace fare sesso in ogni condizione e in ogni momento possibile. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che abbiamo ambedue passato da poco la trentina e ci troviamo nel pieno della nostra maturità sessuale.

Durante questi anni, abbiamo praticato diversi tipi di esperienze per trovare sempre elementi stimolanti in grado di poter rendere ancor più effervescente il nostro rapporto. Non ci sono segreti ne scheletri nascosti in qualche armadio: il sentimento si basa sulla più totale onestà intellettuale e preferiamo confessare i nostri desideri piuttosto che celarli dietro a qualche pietosa menzogna che annacquerebbe la nostra relazione.

Così Laura ha saputo che ho avuto rapporti di sesso in ufficio con una mia provocante collega, mentre a me a confessato di aver scopato con un ragazzo di colore che frequenta il centro sportivo dove va tre volte alla settimana. Raccontati semplicemente come estemporanei episodi che si sono rivelati necessari solo per appagare il nostro appetito sessuale, siamo reciprocamente convinti che ci siamo rispettati senza tradire uno la fiducia dell’altra e viceversa. Spettacolare, no?

Un irrefrenabile desiderio

Proprio in virtù di questa singolare filosofia di vita, la nostra unione risulta essere ancor più solida di quella che c’era cinque anni fa e questo ci mette nella situazione di poterci denudare di tutti i nostri desideri.

Ed è accaduto una notte, dopo aver fatto l’amore con Laura che lei mi ha confessato che avrebbe voluto provare una esperienza che considerava come molto stimolante: fare sesso in tre. Da parte mia, questa richiesta non aveva prodotto alcun tipo di problema ed ero disposto a sperimentare cosa si prova facendo sesso con mia moglie e con un’altra donna. Ma Laura, seguitando a spiegarmi le sue aspettative, mi disse che la "donna" in questione si doveva trattare, in realtà, di un trans che io avrei dovuto portare a casa dopo averlo rimorchiato in qualche locale notturno.

L’idea mi sorprese non poco anche perché, se comprendevo bene che mia moglie in fondo, si sarebbe deliziata con due uccelli, a me cosa sarebbe rimasto di quella particolare esperienza?

Tuttavia, nel nome dell’abbracciata filosofia che ambedue rispettavamo e consideravamo come necessaria per il buon andamento del nostro menage familiare, decisi che avrei vissuto questa esperienza anche se non sapevo bene cosa aspettarmi

La notte ed Elizabeth

Fu così che qualche giorno dopo raggiunsi un noto locale dove ero certo che avrei incontrato trans disponibili a una notte di sesso sfrenato. Effettivamente, all’interno di un ovattato ambiente fatto di musica d’atmosfera e luci soffuse, ebbi modo di incontrare molte trans ma fui colpito dalla bellezza di una certa Elizabeth di sicure origini latinoamericane (venni a sapere in seguito che veniva dalla Colombia). Rispetto alle altre, Eli aveva un corpo veramente perfetto e un visino angelico che tradiva sguardi torbidi che preannunciavano tutto e di più di tutto. Fu facile convincerla di seguirmi a casa soprattutto dopo averle spiegato che ci aspettava la compagnia di mia moglie. Affatto stupita dalla cosa, Eli si dimostrò una trans di alta classe con il suo modo da fare e di essere.

Giunti a casa, trovammo Laura che indossava un arrapante body nero tutto pizzi e trasparenze, accompagnato da autoreggenti dello stesso colore e scarpe con vertiginosi tacchi a spillo. Un intimo dal colore appropriato per evidenziare meglio la sua carnagione chiara e i capelli biondi.

Eli, di contro, pareva essersi messa d’accordo con mia moglie dal momento che lei, dalla carne delicatamente ambrata, indossava un abbigliamento intimo interamente bianco a partire dalle autoreggenti per terminare al trasparente body che permetteva la vista del suo favoloso corpo.

Senza indugiare più di tanto, Laura si inginocchiò per constatare la dotazione di Eli e apparve molto felice trovandosi in mano un uccello che si gonfiava sempre di più fino a trasformarsi in un grande e grosso palo che terminò dentro la calda bocca di mia moglie. Eccitato da quello spettacolo mi stavo accarezzando il cazzo che Eli fece suo, spompinandolo con mestiere. Era giunta l’ora di godere e feci cambiare posizione mettendo le due donne a praticare un 69 mentre mi accingevo a violare il sodo culo della trans colombiana fino ad esploderle dentro mentre lei continuava a leccare la fica di Laura che, nel frattempo, non perdeva neppure una goccia di sborra della nostra amica trans.

Fummo tutti e tre sazi ma non subito, perché continuammo a fare sesso per l’intera notte cambiando posizioni e ruoli fino a finire abbracciati e dormendo placidamente fino al sopraggiungere delle prime ore del pomeriggio.

Quella voglia di cazzo delle mie amiche trans

Lavoro in un mercato rionale della città e ogni notte devo raggiungere i Mercati Generali per comprare frutta e verdura che poi metterò in vendita sul mio banco ortofrutticolo. Questo mi porta a girare la città quando la gente ancora dorme della grossa e non posso non incontrare la fauna che popola ma notte di una metropoli.

Quando transito con il mio furgone verso le strade periferiche dove si annidano puttane e trans che si propongono per qualche fugace piacere, lancio uno sguardo più per curiosità che per reale interesse. Devo ammettere che molti trans risultano essere veramente arrapanti soprattutto quando mettono in bella mostra i loro lati migliori.

A forza di passare ogni notte, oramai riconoscono il mio furgone e alcune trans mi lanciano un saluto con la mano e a lungo andare, è come se fosse nata una certa confidenza tra persone che anziché dormire come si dovrebbe, per motivi differenti, attraversano i misteri della notte.

Accadde che una di queste notti, una trans mi fece un cenno più marcato del solito tanto da farmi fermare per ascoltare cosa volesse da me.

Si avvicinò chiedendomi una sigaretta in quanto ne era rimasta senza e, allungandomi una banconota mi chiese la cortesia di comprarne un pacchetto alla macchinetta automatica che si trovava ad un paio di isolati più avanti. Le diedi la sigaretta e le passai il mio pacchetto che avevo appena aperto, dicendole che non era necessario pagare nulla. Mi sorrise maliziosa lasciandosi osservare il seno prosperoso che tracimava da un body troppo stretto. Prima di rimettere in moto mi disse che, se avessi voluto, la notte seguente sarebbe stata libera per accompagnarmi nel mondo del peccato. Sorrisi ed ingranai la prima salutandola con un cenno del capo.

Non solo lei ma anche le sue amiche

La notte seguente anche se non sarebbe stato necessario andare a fare acquisti al mercato all’ingrosso, decisi di raggiungere la trans debitrice per vedere in che modo mi avrebbe convinto a vivere quell’esperienza.

Al mio arrivo, la trans era accompagnata da un paio di sue amiche e mi disse che quella notte la volevano dedicare a me e se avessi voluto, mi avrebbero portato dove abitavano come si fa con un amico di vecchia data. Le feci salire e indicare la strada dove dovevo andare e dopo un quarto d’ora, entravo in un comodo ed attrezzato appartamento. Data l’ora, mi chiesero di non fare troppo rumore. Mi fecero accomodare in camera da letto dove mi spogliarono con delicatezza e si misero a disposizione per farmi divertire. Mentre la mia amica si stava dedicando a farmi un pompino, le sue amiche si erano messe in piedi affiancandomi e tirando fuori all’unisono un cazzo enorme che, a turno mi fecero ingoiare insegnandomi l’arte del bocchino. Venni dal piacere in modo immediato ma continuavo ad avere il mio cazzo duro e pronto a godere un’altra volta. Mi misero a pecorina e mentre una di loro praticava una sontuosa pompa, un’altra trans violò il mio culo dapprima delicatamente e poi stantuffandomi con forza, inebriandomi di piacere.

Inutile dire che non fu l’unica esperienza che vissi con le tre trans, oramai diventate amiche. Mi accorsi quella prima volta che mi piaceva succhiare il cazzo e prenderlo in culo.

Una esperienza veramente bruciante

Avete mai provato ad inculare un trans dopo che questo vi ha eccitato con il suo grande cazzo? A me è successo pur essendo un incallito etero sempre allupato e perennemente a caccia di belle fiche.

Accadde un giorno al mare. Era una di quelle giornate feriali dove puoi godere della spiaggia quasi deserta quando, proprio al mio fianco si sistemò una fica bella da far paura. Senza alcuna inibizione, si slacciò la parte superiore del bikini, lasciando le tette a godere dei caldi raggi del sole.

Inutile dire che il mio cazzo iniziò a lievitare come al solito e la mia immaginazione corse alle più scabrose scene erotiche che provocarono una ben più grossa eccitazione tuttavia frustante. Avessi potuto, me la sarei scopata a dovere ma, esaminando ogni centimetro del suo corpo che tradiva origini sudamericane, mi resi conto che la parte inferiore del costume presentava un sospetto rigonfiamento.

Sicuramente si accorse del mio stupore e sorridendo, abbassò le mutandine lasciando fuoriuscire un cazzo fenomenale che non avevo mai visto prima d’allora.

Si avvicinò ancora approfittando del mio stato ipnotico e con fare deciso abbassò la mia testa in modo che potessi baciare quel grosso uccello pulsante di desiderio. Mi accorsi che mi stavo ancor più eccitando e continuai nella missione pregustando il sapore di un uccello pronto ad esplodermi in bocca.

Spiaggia deserta missione compiuta

Girai lo sguardo verso il litorale pressoché deserto e mi misi sopra a quell’invitante corpo di donna caratterizzato da un culo tondo e sodo che l’occasionale complice mi stava offrendo. Provai un piacere enorme amplificato dalla clandestinità di un gesto che da un momento all’altro poteva essere scoperto dal primo passante che transitava nei paraggi. Perso ogni tipo di freno inibitorio, misi la trans a pecorina e afferratole i fianchi iniziai ad incularla con tutta la forza che mi era possibile, variando di tanto in tanto la pressione con la quale la stavo cavalcando e, nel contempo cercando di fargli una sega favorito dalla lunghezza del cazzo che era ben piantato tra le sue gambe. Esplosi di piacere e mi riversai nuovamente sulla spiaggia ma non avevo fatto i conti con la voglia della trans che pretese che terminassi l’operazione pompino, venendo copiosamente dentro la mia bocca tracimante di sperma. Altro che mare! Fu una giornata indimenticabile.